sabato 28 luglio 2018

"Porto il conto dei miei passi" di Anna Miceli-SEGNALAZIONE

Titolo:Porto il conto dei miei passi
Autrice:Anna Miceli
Casa Editrice: Aporema Edizioni
Genere:Romanzo di formazione
Pagine:210
Formato:Brossura
Prezzo: 13,90€


Come acquistarlo: - Attraverso il sito della casa editrice (senza spese di spedizione) 
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Trama: Dalla sua bocca non escono più parole, nella sua testa sono rimasti solo numeri. Da quando è stata vittima di bullismo, la vita di Beatrice a quattordici anni è solo un arido susseguirsi di cifre, ripetute di continuo nella sua mente, nel tentativo di sfuggire a una realtà che, da qualunque punto l'affronti, le appare ostile. Per proteggerla dal mondo che la circonda, ma soprattutto da se stessa, i genitori decidono di trasferire la famiglia da Genova a un piccolo centro del sud, nella speranza che questo cambio radicale di abitudini possa in qualche modo aiutarla a uscire dal suo mutismo. Qui la ragazzina incontra una simpatica ed esuberante coetanea, Sophie, e un ragazzo un po' più grande di lei, Mirko, che a poco a poco cominciano a ridare colore alle sue grigie giornate. Basteranno la loro compagnia e il loro affetto a sconfiggere per sempre le sue paure e a far sparire i fantasmi di un passato sempre pronto a riemergere? 

Biografia:Anna Miceli è nata a Taranto nel 1996. Studentessa presso la facoltà di Scienze e Tecniche

Psicologiche di Bari, coltiva la passione per la scrittura sin da bambina. “Porto il conto dei miei passi” è il suo romanzo d’esordio.

Estratti: “Avrei dovuto esser forte e combattere per me, con me. Avrei dovuto informare l'insegnante e
farmi aiutare a gestire la situazione. Invece divenni loro complice e li aiutai a distruggermi. E quello fu solo l'inizio.”

“All'improvviso avevo sentito come un pugno colpirmi in pieno viso e il sangue colarmi sino alle
labbra. O così mi era sembrato, ma passandoci la lingua sopra mi ero accorta che non era sangue. Erano lacrime. E i pugni non erano pugni: erano parole che mi colpivano e mi ferivano più di qualsiasi attacco fisico.”

“Quelli come noi si sentiranno sempre deboli e indifesi. O forse no. Quelli come noi hanno
anche un’altra possibilità: farsi coraggio e sconfiggere i demoni che li perseguitano. E questo è il mio momento.”



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