lunedì 8 febbraio 2021

Labirinti e mitologia, come perdersi fra le pagine di Piranesi- BlogTour

 


Salve lettori, qualche giorno fa è finalmente uscito l'atteso "Piranesi" di Susanna Clarke, uno dei fantasy più promettenti dell'ultimo anno. 
Per l'occasione, in collaborazione con Fazi Editore, le ragazze, di cui vedete i nomi in foto, ed io abbiamo deciso di organizzare un BlogTour per condurvi all'interno del mondo, delle tematiche e dei personaggi presenti in "Piranesi"; alla fine, il 16 febbraio, ci sarà una recensione collettiva da parte di tutti noi per esprimere un parere più completo (per ora posso solamente dirvi che ho oltrepassato la metà e che mi sta piacendo molto). 


Susanna Clarke nello scrivere questo libro ha costruito un unico mondo, assimilabile ad un immenso Labirinto in cui perdersi: la Casa. Essa si snoda in settemilaseicentosettantotto Saloni e in corridoi dalle mille ramificazioni. Vi sono quelli situati nei piani inferiori, ormai diventati dimora degli animali marini a causa delle costanti maree che si introducono nella Casa; quelli nei piani intermedi in cui abitano, oltre che gli uccelli, Piranesi e l'Altro; quelli nei piani superiori, i quali sono attraversati da venti, nuvole e da cui si possono osservare gli astri (qui vi è un chiaro richiamo al cielo in Omero). Le uniche cose all'interno di questi Saloni sono le Statue, nelle quali il lettore può riconoscere dei riferimenti alla mitologia classica greca e/o romana, così come l'articolazione stessa della Casa e i simboli che la popolano. 

Ciò che infatti mi ha fatto perdere ancora di più tra le pagine di "Piranesi" è stato proprio questo legame stretto elemento fantastico e la mitologia classica. Più volte, durante la lettura, coglierete ora sottili ora evidenti riferimenti a tutta la cultura classica, diventando consapevoli, a fine lettura, di quanto questo romanzo sia anche un inno all'Arte. 
Il richiamo alla mitologia lo si può già individuare nell'ambientazione del romanzo, costituita dalla Casa, che rappresenta un intricato Labirinto in cui Piranesi può perdersi, ma anche ritrovarsi. Ed è qui che si vede lo stretto legame con il mito greco, in cui l’architetto Dedalo progetta un labirinto per il Minotauro, un essere con il corpo di un uomo e la testa di un toro. A partire da questo episodio mitologico, l'immagine del Labirinto assumerà sempre più un valore simbolico e metaforico. 
Infatti, nel romanzo di Susanna Clarke esso assume, come nella cultura classica, sia un simbolo di smarrimento individuale sia uno di ricerca poiché il viaggio che Piranesi intraprende nella Casa può rappresentare sia la crisi della sua personalità e delle convinzioni a cui era strettamente ancorato sia la ricerca del suo reale sé. 

Altri riferimenti alla classicità si possono riscontrare dalle Statue poste in ogni Salone. In particolare, ci viene presentata dal protagonista la Statua del Fauno, nonché la sua preferita. Presente nell'elenco delle divinità italiche, è un dio che possiede un legame stretto con la natura poiché protettore della campagna, delle greggi e, soprattutto, dei boschi, poiché partecipe della loro natura selvaggia. 
Questo non è l'unico elemento di connessione con la natura (altro tema fondante della mitologia). Infatti, in un momento specifico della narrazione, appare un albatro a Piranesi, una creatura che esprime il patto indissolubile tra uomo e natura, della quale si esprime la sua potenza in tutto il corso del libro attraverso il fenomeno delle Maree, le quali ad intervalli si scagliano nelle pareti della casa, simboleggiando la forza generatrice della natura in contrasto, ma, allo stesso tempo, in armonia con l'uomo. 


Vi consiglio di leggerlo per perdervi in un libro fatto di avventure, di richiami alla classicità e di riflessioni sull'importanza e, soprattutto, sulla forza dei ricordi. Spero che vi piaccia tanto quanto sta piacendo a me ed a molti altri!

Ringrazio ancora la Fazi per averci permesso di organizzare questo BlogTour e le mie compagne d'avventura, di cui non vedo l'ora di leggere gli articoli! 
Spero di avervi incuriosito, a presto,
Ilaria 






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